Imparare a dire Sì, per poter dire NO.
Imparare a dire Sì, per poter dire NO.... Cromo-Simbologia di un rosso limpido. Un Si Pulito e Leggero. È un'arte complessa. Dire "si" a chi o a cosa? Si pensa spesso all'importanza del saper dire no e in realtà dire si implica necessariamente un no ad altro.
Il primo si è molto importante che sia rivolto a sé stessi per il semplice fatto che se non ci prendiamo cura di noi rischiamo di "crollare" e non essere utili né per noi né per gli altri. Il secondo si è importante che sia per gli altri ma PULITO e LEGGERO. Cosa vuol dire? In gioco ci sono tre elementi: 1) AZIONE: per esempio dire si 2) PENSIERO: per esempio "va bhé gli dico si così non mi rompe per due giorni" oppure "oggi posso e questa persona è in difficoltà, farò quello che riesco in questa mezz'ora, poi proseguo con i miei impegni personali" 3) EMOZIONE: per esempio accompagnare l'azione con un senso di noia o di rabbia coerente col primo esempio di pensiero. Oppure sentirsi contenti e compassionevoli in sintonia col secondo pensiero. A volte ciò che facciamo, pensiamo e sentiamo non è coerente, magari l'azione è anche "giusta" o comunque gradevole ma accompagnata da emozioni negative che sottendono pensieri più profondi contrastanti. Armonizzare questi tre livelli consente di rapportarci in modo Pulito e leggero con gli altri e con noi stessi. Possono emergere boicottaggi da parte degli altri quando diciamo no. Qui sarà necessario passare al "si" pulito e leggero verso noi stessi. Riflettiamo sul secondo esempio di pensiero: l'idea di essere utili per mezz'ora ci fa stare bene ma l'altro potrebbe pressarci per volere di più. Se cediamo per esempio per non sentirci in colpa allora il tempo previsto per noi si riduce portando a possibile rabbia, spesso inespressa. Qui si tratta di dire si a noi e mostrarci determinati nel dire che abbiamo deciso così e che vogliamo rispettarci... Non chiediamo rispetto, non elemosiniamo... Anche se gli altri non vogliono rispettarci mostreremo cosa vuol dire auto rispettarsi... All'inizio possono reagire molto male, ma se comunichiamo la nostra posizione e siamo sereni poi se ne faranno una ragione... Ma anche un'emozione! E può darsi che vedendo noi così semplici, tranquilli e determinati anche a loro piacerà iniziare ad auto rispettarsi, sarà una loro scelta. Coraggio, chi inizia per primo? Sul versante cromo-simbolico la relazione con gli altri la individuiamo nel colore rosso. L'influenza del nero inscurisce il rosso sotto forma di rabbia e aggressività per mezzo di pensieri rigidi e convinzioni negative: così ci arrabbieremo verso chi ci chiede qualcosa o verso noi stessi per non aver saputo dire no. Il bianco si presenta sotto forma di senso di colpa che non ci consente di dire di no oppure si manifesta con la dipendenza dall'altra persona e per non perderla si dice sempre di sì, ma un si remissivo, passivo. Un rosso limpido è ciò che ho descritto prima, ti dico si per qualcosa e no per altro restando sereno, coerente e determinato, con l'opportuna flessibilità di cambiare idea se si trova un motivo convincente. Buon Rosso! Quando hai un obiettivo (simbolismo del ciano) se ti concentri su ciò che non vuoi in realtà crei proprio quello per evitare l'ansia del vuoto. L'inconscio non si preoccupa di sostituire ciò che non vuoi con altro, non si chiede se non è quello allora cos'è? Se dico no all'altro a cosa dico si? Chiariamolo a noi stessi e l'inconscio, la nostra "essenza", le nostre risorse si mobiliteranno in tal senso. Se vuoi dire no a qualcuno individua qual è l'alternativa per te e trova la tua determinazione e coerenza. Crea la tua parte di realtà. Se hai difficoltà vuol dire che c'è un blocco emotivo da sciogliere, a volte è difficile dire "si" a sé stessi magari perché non ce lo hanno insegnato; se vuoi puoi chiamarmi e fissiamo un appuntamento in video chiamata whatsapp. Spesso è sufficiente una singola consulenza o un percorso breve fra i 5 e 10 incontri. Posso aiutarti. Dr. Saverio Caffarelli Psicologo Psicoterapeuta. Tel 3455813357
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